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Pierluigi Casiraghi «Milinkovic-Savic può essere la grande sorpresa al Gran Galà »

«Il 3 dicembre, al Gran Galà del Calcio, la grande sorpresa potrebbe essere Milinkovic-Savic. Ovviamente il grande favorito resta Paulo Dybala, anche perché ha vinto il campionato, ma attenzione ai colpi di scena». Pierluigi Casiraghi, nello scegliere un nome per il premio di Calciatore dell’anno 2018, fa parlare il suo amore per la maglia biancoceleste, ma non solo. Secondo il vicecampione del mondo le giocate, gli assist e i gol del centrocampista serbo sono stati la vera novità della passata stagione.

Negli ultimi sei anni hanno vinto il premio di Calciatore dell’anno AIC solo giocatori bianconeri. Una squadra che sta dominando il nostro campionato. Lei che ha indossato la maglia bianconera, ma anche girato tanto nel mondo del calcio, può dirci cosa differenzia questa società da tutte le altre?
In questi ultimi anni la Juventus ha fatto un grande salto in avanti. Dopo i problemi del 2006 sono riusciti a ricostruire la società da zero, grazie allo stadio nuovo e all’inserimento di giocatori importanti anno dopo anno. La differenza con le altre squadre è che sono abituati a vincere. È sempre stato così, anche ai miei tempi. Inoltre la Juventus è la società con più tifosi, e questo, oltre a darti grandi stimoli, ti dà un senso di responsabilità che ti spinge a cercare di vincere sempre.

Anche la sua Lazio l’anno scorso ha vinto tante partite, stupendo tutti per il gioco espresso. Chi tra i giocatori biancocelesti meriterebbe di entrare nella TOP 11 del Gran Galà del Calcio?
Oltre a Milinkovic-Savic, direi Immobile che è l’attaccante che ha segnato di più negli ultimi anni. Poi ci sono Luis Alberto e Parolo che hanno fatto un ottimo campionato… E Simone Inzaghi che è andato al di là di qualsiasi aspettativa.

Lei ha giocato anche nel Chelsea, squadra allenata da uno dei migliori ct italiani in circolazione. È Sarri il volto più bello del nostro calcio?
È uno dei migliori e mi piace molto il modo in cui fa giocare le squadre. Ma c’è anche Allegri che ha vinto tanti scudetti, ci sono Ancelotti, Conte… In questo momento sono cinque o sei gli allenatori italiani di altissimo livello. Se dovessi sceglierne uno da premiare direi Allegri, perché chi vince ha sempre ragione, e vincere è sempre difficile, soprattutto se lo si fa da quattro anni consecutivi.

Lei è nato e cresciuto calcisticamente a Monza. Cosa pensa della decisione di Berlusconi di acquistare la società? Le piacerebbe dare il suo contributo per il rilancio della squadra?
Non posso che pensare bene della decisione di Berlusconi. Il Monza in 110 anni di storia non è mai riuscito ad arrivare in Serie A, l’abbiamo al massimo sfiorata due volte. Il fatto che ora ci sia questa concreta possibilità è una cosa fantastica, un sogno. Penso che l’operazione di affetto sia stata fatta in primis da Galliani, e poi da Berlusconi. Quando hai alle spalle esperienza, organizzazione e un’azienda come Fininvest tutto diventa possibile. Per quanto riguarda il mio contributo, la decisione non dipende da me. Posso solo dire che essendo di Monza farò il tifo per la squadra.

Qual è la sua TOP 11 della scorsa stagione?
Allison; Cancelo, Chiellini, Skriniar, Alex Sandro; Milinkovic-Savic, Pjanic, Allan; Dybala, Immobile, Insigne.

 

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